Testimonianze ci raccontano che Gargnano esisteva già nel periodo dell’antica Roma, passò dopo le invasioni barbariche nel 973 alla Cattedrale di Verona. Durante il dominio dei veneziani nel 1427 al 1l 1797 entrò a far parte della Magnifica Patria. I fatti più importanti della storia di Gargnano sono sicuramente quelli che risalgono alla II Guerra Mondiale e la nascita della Repubblica Sociale Italiana ( R.S.I. ). Dopo che il Trentino Alto Adige venne occupato dall’esercito del Terzo Reich, Mussolini decise di stabilirsi a Gargnano a Villa Feltrinelli nel 1943, scelse la zona tra Gargnano e Salò per fondare la Repubblica Sociale Italiana, perché era facile da difendere e allo stesso tempo era facile raggiungere il territorio di Limone che faceva già parte del territorio tedesco, inoltre scelse questa località per i numerosi edifici presenti, dove poterono insediarsi i maggiori esponenti e uffici dell’esercito italiano e tedesco. Con la morte di Mussolini il 28 aprile del 1945, tutti i territori occupati dall’esercito italiano e tedesco vennero restituiti ai legittimi proprietari.
Villa Feltrinelli si trova a poche centinaia di metri a nord di Gargnano e rappresenta l'edificio gargnanese con maggiore celebrità storica. Fu costruita tra il 1892 ed il 1899 con progettazione attribuita da alcuni a Francesco Solmi e, da altri, a Alberico Belgiojoso. Inserita in un magnifico parco è attorniata da altri corpi di fabbrica che, in passato, erano adibiti a residenza dei custodi e dei contadini che accudivano le stalle e le limonaie. La facciata sul lago rappresenta la parte più fastosa della villa, mentre il parco alle spalle dell'edificio include essenze arboree pregiate. Tra l'ottobre 1943 e l'aprile 1945 Villa Feltrinelli fu residenza di Benito Mussolini, il quale vi risiedette con la famiglia durante i giorni della Repubblica di Salò. Attualmente l'edificio è divenuto il lussuoso Grand Hotel a Villa Feltrinelli.
La Chiesa fu eretta nel 1289 dai frati francescani, arrivati a Gargnano per volere del Vescovo di Brescia. L'esterno conserva la sua impronta romanica, interpretata alla maniera francescana, cioè in stile semplice e povero. Sulla facciata, a forma di capanna, si nota una statua votiva (1301) raffigurante l'immagine di Sant'Antonio da Padova. L'interno della chiesa, che custodisce dipinti di Giovanni Andrea Bertanza e Andrea Celesti, era originariamente diviso in tre navate, in seguito demolite per essere ridotte ad una sola, probabilmente tra il sec. XVII e il sec. XVIII. Sul lato destro dell'edificio sorge il Chiostro dell'antico convento francescano. Costruito nella prima metà del sec. XIV, esso si presenta come un piccolo cortile a pianta quadrata, circondato da un portico ad archi inflessi di impostazione veneta, poggianti sui capitelli delle colonne cilindriche. Il Chiostro custodisce anche due antiche tracce di età romana, ritrovate a Gargnano: una lapide (rinvenuta nel 1837) è dedicata a Nettuno, mentre una piccola ara onora Revino, divinità locale. Ancora nel chiostro si può scorgere con sorpresa lo stemma marmoreo quattrocentesco del Comune di Gargnano, individuato dalle iniziali C.G.: Communitatis Gargnani. Il blasone rappresenta una lupa rampante che tiene fra le zampe un giglio, sormontato da una corona capovolta. Nel 1879 il convento diventa proprietà della Società Lago di Garda, che lo adatta a magazzino degli agrumi; solo nel 1912 il governo italiano riconosceva la chiesa monumento nazionale.
Appena si arriva a Gargnano si notano le le limonaie, alti pilastri che puntano il cielo, tutti in fila, racchiusi su tre lati da bianche muraglie di pietra, testimonianza di un'economia un tempo unica e fiorente, oggi reliquie museali tenute in vita dal Parco Alto Garda e da pochi appassionati che coltivano limoni. Le limonaie sono state costruite per rendere possibile la coltivazione degli agrumi in climi relativamente freddi. Intorno agli anni 1850/1855 a Gargnano si concentravano circa la metà delle limonaie presenti su tutta la riviera.
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