Testimonianze di una villa romana si trovano a Toscolano, a partire dal 1300 nella parte finale della valle del fiume Toscolano, sono state costruite le prime industrie della carta, anche a Maderno sono stati rinvenuti resti romani, loro eressero un tempio dedicato ad Apollo, troviamo anche delle testimonianze grazie ad una epigrafe rinvenuta del passaggio degli etruschi. Nel 969 il paese ebbe numerosi benefici grazie a Ottone I e nel 1160 ricevette ulteriori concessioni da Federico Barbarossa diventando successivamente sede dell'amministrazione della Riviera occidentale, posizione che mantenne fino al 1377, quando decisero di spostarla a Salò. Nel 1928 Toscolano e Maderno vennero riunite per formare un unico comune.
Risale al XII secolo e si ritiene sia stata costruita sulle fondamenta di un tempio pagano, adattato al culto cristiano dopo il 415 d.C. in seguito ai Decreti di Onorio Imperatore che stabiliva l'eliminazione dei tempi pagani. Nel 1282 furono trovate le reliquie di S. Ercolano, Vescovo di Brescia nel VI secolo, morto a Campione dove si era ritirato in solitudine. Secondo la leggenda le sue spoglie furono contese da tutta la Riviera per cui si decise di porlo su di una barca ed affidato alle onde del lago: approdò proprio nel golfo di e ne diventò il Patrono così come divenne il Patrono della Riviera. S. Andrea è un dei più mirabili esempi di architettura romanico-lombarda con influssi veronesi: la facciata è sapientemente realizzata in pietre e marmi policromi che le conferiscono luminosità e movimento. L’interno è diviso in tre navate da pilastri a base quadrilobata, con capitelli che rappresentano una vasta gamma di motivi decorativi iconografici tipicamente romanici. Nella basilica è esposto un prezioso quadro del pittore Paolo Veneziano raffigurante una Madonna con Bambino. La copertura, con volte a crociera nelle navate a cupola sul presbiterio, risale alla fine del Quattrocento. Suggestiva è la cripta ad oratorio, chiusa per ordine del cardinale Borromeo nel 1580e riportata alla luce nel 1962, nella quale anticamente erano conservate le reliquie di Sant’Ercolano. Nel 1825 le reliquie di Sant’Ercolano furono traslate nella nuova parrocchiale, ma il sarcofago è rimasto in S. Andrea. Il campanile risale al 1469.
Questo palazzo apparteneva al Convento dei Padri Serviti di San Pietro Martire e il suo parco comunicava direttamente con il convento. Fu poi acquistato nella metà del Seicento dai Gonzaga e nel 1712 passò alla Casa regnante Austriaca. Venduto ad un commerciante di immobili, passò poi al Conte Rizzardi. E' un palazzo privato ma dai suoi cancelli si possono scorgere i magnifici giardini, la limonaia e le decorazioni di una cornice affrescata con scene mitologiche e putti alati che in origine riempivano anche i medaglioni dei cassettoni lignei del sottotetto.
Un tempo era un grande e sontuoso palazzo di villeggiatura della nobile famiglia dei Gonzaga costruito nel 1606 dal Duca Vincenzo dotato di un vastissimo parco di circa 70 ettari che praticamente comprendeva quasi tutto il promontorio attraversato da un lungo viale che conduceva al lago. Durante la costruzione i Gonzaga soggiornarono nel palazzo vecchio di fronte che al termine dei lavori fu unito alla costruzione da un corridoio aereo che ancora oggi è rimasto. Purtroppo oggi non ne rimane che una piccola parte in Via Benamati, perché, estinta la linea dei Gonzaga, il Palazzo passò di mano in mano fino ad arrivare al dott. Ghiselli, pare infermo di mente, che ne fece demolire i due terzi, quelli più vicini alla Basilica di S. Andrea, alla ricerca di un ipotetico tesoro. Ancora esistente e visitabile il fondaco dei Gonzaga con una splendida scala a chiocciola ora divenuto una galleria di arte. E’ curioso sapere che il Palazzo era collegato alla vicina Chiesa romanica da un corridoio sotterraneo, che permetteva ai Gonzaga di partecipare alle funzioni religiose non visti dal popolo assistendovi da una finestrella, visibile ancora oggi nella cripta anche se chiusa. Al Palazzo appartenne anche la vasta area del Serraglio con il suo palazzo acquistata nel 1659 che era collegata a Palazzo Gonzaga da una galleria sotterranea che permetteva ai Duchi di raggiungere il Serraglio senza essere visti e di tenere le loro feste private. Ora la galleria è chiusa e il Serraglio appartiene al Comune. Sempre nella metà del Seicento i Gonzaga acquistarono anche il Palazzo Bulgheroni ed il suo parco con giardini e limonaie (ora privato, visibile solo dall’esterno proseguendo in Via Benamati).
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Giovedì
Festa di Sant’Ercolano 11 Agosto
Ospedale di Salò Piazza Sergio Bresciani, 5
FARMACIA GLORIA – ISOLI DR. GIUSEPPE Via Statale Maderno 19 FARMACIA – MINELLI DR. GIANCARLO Strada statale Toscolano Maderno, 93
SPIAGGIA LIDO AZZURRO SPIAGGIA RIVA GRANDA , DOG FRIENDLY SPAGGIA LIDO DEGLI ULIVI
PORTO CENTRALE – Via del Porto